
Nebojša Despotović
in A collection
Parte da Torino il 31 ottobre A COLLECTION, la prima tappa di un grande progetto che intreccia la ricerca contemporanea di giovani ma affermati artisti del panorama italiano alla visione creativa delle nuove tecniche di tessitura. Il progetto prende forma in 10+1 affascinanti grandi arazzi contemporanei realizzati con straordinari filati ottenuti dalla lavorazione della plastica riciclata. Un’operazione per affermare come sia possibile, con la ricerca tecnologica e la creatività, unire l’attenzione per l’ambiente alla produzione di opere d’arte realizzando, da un prodotto considerato “rifiuto”, un oggetto contemporaneo di alto livello, di lusso in quanto opera d’arte.
A COLLECTION è fortemente innovativo sia nella forma artistica sia nella sua realizzazione pratica.
Il progetto, curato da Chiara Casarin con gli arazzi realizzati dal Maestro tessitore Giovanni Bonotto, vede la partecipazione di dieci artisti invitati: Giuseppe Abate, Thomas Braida, Nebojša Despotović, Manuel Felisi, Alberto La Tassa, Elena Mazzi, Ruben Montini, Giovanni Ozzola, Fabio Roncato, Giuseppe Stampone.
La prima tappa di A COLLECTION, ideata da Giovanni Bonotto e Chiara Casarin nel 2018 e che a Torino vede la sua prima espressione pubblica, è realizzata in collaborazione con Opera Barolo, che ospita l’esposizione nel prestigioso Palazzo barocco sede dell’Ente collocato nel cuore storico di Torino. Da qui partirà e verrà presentato nelle più importanti e prestigiose sedi del contemporaneo internazionale in un percorso che si svilupperà nei prossimi anni.
Il progetto è la materializzazione di un semplice assunto: i filati ottenuti dal riciclo della plastica, grazie alle loro infinite cromie e matericità, possono comporre arazzi dettagliati e raffinatissimi. La plastica, proveniente per lo più dalle bottigliette che inquinano i mari, viene lavorata mediante un processo meccanico di fusione e filatura. La trasformazione della cosiddetta materia prima-seconda è condotta in maniera ecologia, sostenibile e produttiva e procede fino allo stadio finale in cui delicati sistemi di manipolazione consentono di ottenere filati che simulano alla perfezione quelli di origine naturale, anzi, le loro caratteristiche ne sono ulteriormente valorizzate.
Lo spessore, la texture, il volume possono risultare differenti a seconda della lavorazione e diventano elementi perfetti per ogni tipo di utilizzo anche, soprattutto, quello creativo.
Questo processo, che ha richiesto anni di studio, è ora messo al servizio della produzione artistica contemporanea e si configura come un nuovo linguaggio per la realizzazione di opere d’arte inedite.
L’esposizione di A COLLECTION a Torino durerà fino al 15 dicembre; al suo fianco un intenso public program realizzato grazie al coinvolgimento delle istituzioni culturali del territorio metterà a fuoco i temi che ruotano intorno alla mostra: arte, sostenibilità, economia circolare e innovazione.
A COLLECTION, the first stage of a major project that intertwines the contemporary research of young but established Italian artists with the creative vision of new weaving techniques, starts from Turin on October 31st. The project takes shape in 10 + 1 fascinating large contemporary tapestries made with extraordinary yarns obtained from the processing of recycled plastic. An operation to affirm how it is possible, with technological research and creativity, to combine attention to the environment with the production of works of art by creating, from a product considered “waste”, a high-level contemporary object luxury as a work of art.
A COLLECTION is highly innovative both in its artistic form and in its practical realization.
The project, curated by Chiara Casarin with the tapestries made by the master weaver Giovanni Bonotto, sees the participation of ten invited artists: Giuseppe Abate, Thomas Braida, Nebojša Despotović, Manuel Felisi, Alberto La Tassa, Elena Mazzi, Ruben Montini, Giovanni Ozzola, Fabio Roncato, Giuseppe Stampone.
The first stage of A COLLECTION, conceived by Giovanni Bonotto and Chiara Casarin in 2018 and which sees its first public expression in Turin, is carried out in collaboration with Opera Barolo, which hosts the exhibition in the prestigious Baroque palace headquarters of the institution located in historic heart of Turin. From here it will start and will be presented in the most important and prestigious venues of the international contemporary in a path that will develop in the coming years.
The project is the materialization of a simple assumption: the yarns obtained from the recycling of plastic, thanks to their infinite colors and materiality, can compose detailed and highly refined tapestries. The plastic, mostly coming from the bottles that pollute the seas, is processed through a mechanical process of melting and spinning. The transformation of the so-called raw-second material is carried out in an ecological, sustainable and productive way and proceeds to the final stage in which delicate handling systems allow to obtain yarns that perfectly simulate those of natural origin, indeed, their characteristics are further valued.
The thickness, texture, volume can be different depending on the processing and become perfect elements for any type of use, including, above all, the creative one.
This process, which required years of study, is now placed at the service of contemporary artistic production and is configured as a new language for the creation of unpublished works of art.
The A COLLECTION exhibition in Turin will last until 15 December; alongside it an intense public program created thanks to the involvement of the cultural institutions of the area will focus on the themes that revolve around the exhibition: art, sustainability, circular economy and innovation.
Dates
31.10.2019 – 15.12.2019
Location
Palazzo Barolo
Via delle Orfane, 7
Torino
Our artist
Nebojša Despotović
Nebojša Despotović, Kad ne bi bilo vetra lišće ne bi šaputalo (Se non ci fosse il vento, le foglie non sussurrerebbero), 2019, Installation view, Palazzo Barolo, Torino Nebojša Despotović, Kad ne bi bilo vetra lišće ne bi šaputalo (Se non ci fosse il vento, le foglie non sussurrerebbero), 2019, mixed media on wood, original work of the tapestry