Linda Carrara
in Stupido come un pittore

A cura di / Curated by: Rossella Farinotti, Simona Squadrito

Domenica 20 maggio 2018 inaugura Stupido come un pittore #2, il secondo episodio di un progetto sviluppato in tre tappe. Stupido come un pittore rappresenta un luogo di scambio e di ricerca il cui obiettivo è approfondire lo stato della giovane pittura italiana. Un momento di dialogo e di confronto tra alcuni artisti emergenti italiani e tra due critiche, Rossella Farinotti e Simona Squadrito, che da anni sono impegnate nello studio della pittura con sguardi e punti di vista differenti.
Villa Vertua Masolo diventa così lo scenario per accogliere una rigorosa e circoscritta selezione di pittori, attraverso una ricerca che abbandona l’approccio tassonomico per affrontare un’operazione di sintesi: un lavoro di analisi e interpretazione legato a precise scelte critiche e linguistiche.
Con la celebre citazione di matrice duchampiana, la mostra intende stimolare una riflessione sulla necessità insita nella pittura italiana di trovare il giusto bilancio tra i modelli della tradizione pittorica e la necessaria evoluzione di questo linguaggio, facendo emergere quelle ricerche che riescono a mettere in discussione, appropriandosene, i modelli tradizionali attraverso una rilettura della storia dell’arte: linguaggi ed esiti che si pongono in una continuità storica attraverso il superamento di forme di pensiero ed estetiche, dove la storia non viene letta come un processo verticale, ma orizzontale, e i concetti di “vecchio” e di “nuovo” vengono sostituiti da quelli di “vicino” e “distante”. Attraverso questo ciclo di mostre si è deciso inoltre di mettere a confronto i lavori degli artisti invitati con le opere di un maestro della tradizione pittorica del secondo Novecento italiano.
In Stupido come un pittore #2 gli artisti selezionati sono messi in dialogo con Mimmo Germanà, l’outsider della Tran- savanguardia italiana, scelto per l’iconicità del suo stile pittorico, che risulta emblematico rispetto alla pittura italiana degli anni Ottanta. In mostra saranno esposti una serie di disegni su carta della collezione di Carlo Lioce, della Room Galleria e un dipinto a olio.
La prima tappa di Stupido come un pittore ha voluto mettere in luce, attraverso una mostra rarefatta e atmosferica, le ultime ricerche di Thomas Berra, Sebastiano Impellizzeri, Pesce Khete, Nicola Melinelli e Valentino Vago; artisti che, seppur con risultati differenti, affrontano la pittura attraverso un dialogo serrato con la luce e con lo spazio, mostrando in alcuni casi gli esiti più drastici di questa ricerca, definiti dalle curatrici della mostra “extrapittorici”.
Se colore, luce, spazio e aniconicità sono stati gli elementi centrali della prima tappa, paesaggi, figure, scene – insieme all’elemento decorativo della pittura – sono gli elementi su cui verte questa seconda tappa. La mostra, oltre a offrire una panoramica sulle ricerche pittoriche da “studio”, è il luogo dove gli artisti si confrontano con gli spazi di Villa Vertua Masolo, proponendo una serie di interventi site-specific. Villa Vertua Masolo viene dunque ripresa non come scenario di un display dove la pittura è la sola protagonista, ma come un soggetto intorno a cui ruotano gli interventi artistici.
In occasione dell’opening della mostra sarà presentato al pubblico per la prima volta una preziosa pubblicazione in edizione limitata dedicata a Mimmo Germanà, stampata da Paolo Nava e curata da Carlo Lioce.
La mostra è accompagnata dal testo critico di Alberto Mugnaini.

On Sunday 20 May 2018 Stupido come un pittore #2, the second episode of a project developed in three stages. Stupid as a painter represents a place of exchange and research whose objective is to deepen the state of young Italian painting. A moment of dialogue and confrontation between some emerging Italian artists and between two critics, Rossella Farinotti and Simona Squadrito, who for years have been engaged in the study of painting with different looks and points of view.
Villa Vertua Masolo thus becomes the setting to accommodate a rigorous and limited selection of painters, through research that abandons the taxonomic approach to tackle a synthesis operation: a work of analysis and interpretation linked to precise critical and linguistic choices.
With the famous Duchampian citation, the exhibition intends to stimulate a reflection on the inherent need in Italian painting to find the right balance between the models of the pictorial tradition and the necessary evolution of this language, bringing out those researches that are able to question, appropriating traditional models through a rereading of the history of art: languages ​​and outcomes that place themselves in historical continuity through the overcoming of forms of thought and aesthetics, where history is not read as a vertical process, but as a horizontal one, and the concepts of “old” and “new” are replaced by those of “near” and “distant”. Through this cycle of exhibitions it was also decided to compare the works of the invited artists with the works of a master of the Italian pictorial tradition of the second half of the twentieth century.
In
Stupid as a painter # 2 the selected artists are put in dialogue with Mimmo Germanà, the outsider of the Italian trans-avant-garde, chosen for the iconicity of his painting style, which is emblematic of the Italian painting of the Eighties. On display will be a series of drawings on paper from the Carlo Lioce collection, from the Room Galleria and an oil painting.
The first stage of Stupido as a painter wanted to highlight, through a rarefied and atmospheric exhibition, the latest research by Thomas Berra, Sebastiano Impellizzeri, Pesce Khete, Nicola Melinelli and Valentino Vago; artists who, albeit with different results, approach painting through a close dialogue with light and space, in some cases showing the most drastic results of this research, defined by the curators of the exhibition as “extrapictorical”.
If color, light, space and aniconicity were the central elements of the first stage, landscapes, figures, scenes – together with the decorative element of the painting – are the elements on which this second stage focuses. The exhibition, in addition to offering an overview of the “studio” pictorial research, is the place where artists confront themselves with the spaces of Villa Vertua Masolo, proposing a series of site-specific interventions. Villa Vertua Masolo is therefore taken up not as the setting for a display where painting is the only protagonist, but as a subject around which the artistic interventions revolve.
On the occasion of the opening of the exhibition, a precious limited edition publication dedicated to Mimmo Germanà, printed by Paolo Nava and edited by Carlo Lioce, will be presented to the public for the first time.
The exhibition is accompanied by the critical text by Alberto Mugnaini.

Dates
20.05.2018


Location
Villa Vertua Masolo
Via Garibaldi 1
Nova Milanese


Our artist
Linda Carrara