
Gabriele Grones
in Pittori fantastici nella Valle del Po
A cura di / Curated by Camillo Langone
Pittori fantastici nella Valle del Po è l’arte del nostro tempo, del nostro spazio e della fantasia di 42 artisti fantastici, qualunque sia l’accezione che vogliamo dare a questo aggettivo. Siamo a Ferrara ossia nell’ultimo tratto della Valle del Po, definizione geografica e poetica (alla maniera di Mario Soldati) che designa l’intero bacino dal Monviso al Delta, compresa la montagnosa sezione iniziale.
Questa è più di una mostra d’arte contemporanea: è una mostra d’arte vivente, come tutti i suoi protagonisti. E molto più di una mostra d’arte genericamente italiana o ancor più genericamente internazionale: è la mostra dell’arte peculiarmente padana. Bellezza che, in questa forma, non potrebbe esistere altrove.
Per molti quadri esposti “fantastico” ha valore di iperbole, di aggettivo superlativo e ammirativo. Per molti altri significa inoltre «creato dalla fantasia, o in cui ha parte prevalente la fantasia», siccome il surreale compensa la piattezza del reale, e il sogno più bizzarro scaturisce dalla pianura più uniforme.
Tutti gli artisti in mostra sono nati o residenti in prossimità del più lungo fiume d’Italia, e sono 108, Biondani, Bulzatti, Carrà, Chiesi, Cingolani, Cuoghi, Cuoghi e Corsello, D’Amaro, Di Pasquale, Ferioli, Fornasieri, Franco, Frangi, Fulvi, M. Galliani, O. Galliani, Galliano, Goberti, Grones, Guatta, Guida, Mantovani, Mazzoni, Minguzzi, Monzo, Moscariello, Nahmad, Nannini, Paci, Padovani, Rastelli, Robusti, Samorì, Sesana, Taiana, Vaccari, Verlato, Vezzani, Zanni, Zarattini.
Tutte le opere sono legate al territorio: alcune già esistenti, molte realizzate appositamente per ricreare il nesso umanistico, e dunque umano, fra luoghi e committenza, fra luoghi e arte. Città, paesi, ponti, chiese, parchi, risaie, pesci, santi patroni, personaggi di Ovidio o dell’Ariosto o della vita moderna vengono pittoricamente celebrati, animati dal soffio dell’arte intesa come risarcimento e terapia.
Pittori fantastici nella Valle del Po riporta al centro della produzione artistica Ferrara e si propone di riattivare il glorioso policentrismo padano oggi sofferente per la fortissima attrazione esercitata da Milano. Ancora una volta, tanti anni dopo l’Officina ferrarese e la Metafisica, grandi artisti italiani si affacciano sulle rive del Po e cominciano a dipingere.
Pittori fantastici nella Valle del Po is the art of our time, space, and imagination of 42 fantastic artists, whatever the meaning we want to give to this adjective. We are in Ferrara, the last stretch of the Po Valley, a geographical and poetic definition (in the manner of Mario Soldati) that designates the entire basin from Monviso to the Delta, including the mountainous initial section.
This is more than an exhibition of contemporary art: it is an exhibition of living art, like all its artists. And much more than a generically Italian or even more generically international art exhibition: it is an exhibition of art that is peculiarly Padana. Beauty that, in this form, could not exist elsewhere.
For many paintings on display, “fantastic” has the value of hyperbole, of a superlative and admirable adjective. For many others, it also means “created by fantasy, or in which fantasy has a prevailing part”, as the surreal compensates for the flatness of reality, and the most bizarre dream springs from the most uniform plain.
All the artists in the exhibition were born or live near the longest river in Italy, and are 108, Biondani, Bulzatti, Carrà, Chiesi, Cingolani, Cuoghi, Cuoghi e Corsello, D’Amaro, Di Pasquale, Ferioli, Fornasieri, Franco, Frangi, Fulvi, M. Galliani, O. Galliani, Galliano, Goberti, Grones, Guatta, Guida, Mantovani, Mazzoni, Minguzzi, Monzo, Moscariello, Nahmad, Nannini, Paci, Padovani, Rastelli, Robusti, Samorì, Sesana, Taiana, Vaccari, Verlato, Vezzani, Zanni, Zarattini.
All the works are linked to the territory: some already exist, many created specifically to recreate the humanistic, and therefore human, link between places and clients, between places and art. Cities, villages, bridges, churches, parks, rice fields, fish, patron saints, characters of Ovid or Ariosto or of modern life are pictorially celebrated, animated by the breath of art as compensation and therapy.
Pittori fantastici nella Valle del Po brings Ferrara back to the centre of artistic production and aims to reactivate the glorious polycentrism of the Po Valley, today suffering from the strong attraction of Milan. Once again, many years after the Ferrara Workshop and Metaphysics, great Italian artists look out onto the banks of the Po and begin to paint.
Dates
03.07.2020 – 27.09.2020
Location
Padiglione d’Arte Contemporanea
Corso Porta Mare 5, Ferrara
Our artist
Gabriele Grones
Artworks
